Microcredito Sociale – 11 Aprile 2011

Microcredito Sociale – 11 Aprile 2011

Due anni di Microcredito

Sono passati due anni dal lancio del Microcredito sociale, ideato dalla BCC di Bellegra insieme alla Parrocchia “S. Sisto” di Bellegra.

Una sintesi dello stato di avanzamento del progetto è stata fatta lunedì 11 aprile, nell’aula consiliare del Comune di Bellegra, insieme al Presidente Antonio Carpentieri e al Direttore Antonio Ciani, all’Abate di Subiaco Mauro Meacci, al Sindaco di Bellegra Mario S. Ferrante, al Parroco di Bellegra Don Paolo Baldo e agli esperti teorici in materia di Microcredito, Alessandro Ceccarelli che è il responsabile del progetto microcredito della Federazione BCC Lazio Umbria Sardegna, e Bruno Cassola, autore del libro “Il Microcredito Sociale”.

Il Microcredito, ricordiamo, può essere definito come un “Credito d’emergenza” per far fronte a forme di povertà ed esclusione sociale che colpiscono singoli e famiglie, i piccoli prestiti servono, infatti, ad affrontare bisogni primari.

La pratica del finanziamento è seguita in collaborazione con la Parrocchia. Le Parrocchie coinvolte finora sono due, quella già citata di Bellegra e l’Arcipretura S. Margherita di Olevano Romano. Altre Parrocchie dei paesi del Territorio della BCC sono interessate al progetto e si sta lavorando per renderle parte attiva all’iniziativa.

I risultati ottenuti in questi due anni di Microcredito, sono stati numericamente elencati dai relatori dell’incontro. Il numero dei prestiti erogati ammonta a 23 di cui 22 dalla Parrocchia S. Sisto e uno dall’Arcipretura S. Margherita (quest’ultima è subentrata solo recentemente nel sostegno all’iniziativa). Gli importi complessivamente erogati corrispondono a 40.900 euro di cui 19.964 già restituiti dai richiedenti. L’ammontare medio di un prestito è stato di 1.704 euro, con un importo minimo di 600 e un massimo di 2.500 e la durata di questi è stata di massimo 36 mesi e minima di 24.

I prestiti completamente estinti sono attualmente 5, anche in anticipo rispetto al piano di ammortamento. La nazionalità dei richiedenti è italiana al 91,67% e straniera all’8,33%. Il sesso dei soggetti richiedenti è per il 54,17% maschile e il 45,83% femminile. Infine, l’attività dei soggetti richiedenti è composta da pensionati per il 29,17%, lavoratori stabili per il 29,17%, lavoratori precari 29,17%, disoccupati il 12,50%.

Tecnicamente, ricordiamo, a un prestito rientrante nel Microcredito viene applicato un tasso percentuale dell’ 1%, per accedere al finanziamento ci si deve rivolgere alla Parrocchia, che effettua una prima istruttoria economica e sociale. La pratica è poi passata per l’eventuale approvazione al Comitato Tecnico composto dal Parroco, da un rappresentante locale della Croce Rossa Italiana e da un ulteriore membro (assistente sociale, forze dell’ordine, Caritas, ecc.) Il finanziamento è poi erogato dalla banca su un conto corrente della Parrocchia. Il Comitato Tecnico provvede all’erogazione delle somme pagando direttamente le spese che hanno originato l’esigenza del richiedente.

Un ulteriore sviluppo del progetto, e che verrà attuato a breve, sarà quello dell’estensione del concetto di Microcredito alle imprese e il tetto massimo di un finanziamento in questo caso sarà stabilito a 5.000 euro.

Un discreto pubblico ha seguito attentamente l’esposizione dei concetti dei relatori, insieme alla presenza di diverse personalità locali interessate di essere a conoscenza delle iniziative del territorio di appartenenza messe in atto, in questo caso, da una Banca che ha come obbiettivo principale quello dello sviluppo del Territorio, del mantenimento della ricchezza e del benessere diffuso tra tutti gli abitanti di questo.